L’aumento delle compravendite è sicuramente un dato positivo. Non deve, invece, indurre in errore il dato sull’abbassamento dei tassi di interesse e della rata media” ha dichiarato Romano Satolli, Presidente Regionale dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati presentati oggi dall’Agenzia delle entrate secondo i quali le compravendite, dopo 7 anni in negativo, tornano a crescere dell’1,8%, mentre si abbassano, rispetto all’anno precedente, sia la rata media mensile che i tassi di interesse.
“I tassi di riferimento sono al minimo, grazie agli interventi della Bce e lo resteranno ancora nel 2015, considerando l’imminente Quantitative Easing. Ma le rate ed i tassi non possono che aumentare nei prossimi anni. Chi ha contratto un mutuo a tassi variabili, il 77,5%, non potrà che vedere aumentare la rata nel corso dei prossimi 22 anni. Il rischio, quindi, è che il mutuo diventi insostenibile, considerati gli spread attualmente praticati” ha proseguito Satolli (uncsardegna@gmail.com ).
“Anche se nel 2015 alcune banche hanno annunciato riduzioni dello spread, questo è decisamente troppo alto, ben superiore rispetto ai livelli pre-crisi. L’inevitabile futuro aumento dei tassi di riferimento, quindi, renderà il taeg esageratamente alto. Per questo mettiamo in guardia il consumatore a non farsi trarre in inganno e indurre in tentazione. La rata, in caso di mutuo a tasso variabile, è meglio che non superi il 23% del reddito familiare, così da poter sostenere anche aumenti pari al 30%” ha concluso Satolli.