Energia e Gas: no all'eliminazione del mercato tutelato

 L’Unione Nazionale Consumatori dice “no” all’abolizione del Mercato Tutelato dell’energia e del gas, previsto dalla bozza di legge sulla concorrenza, ancora allo studio.

 “E’ una decisione immorale, che se fosse confermata, scaricherebbe ancora una volta sulle tasche delle famiglie e sui soggetti più vulnerabili il peso della crisi energetica”. E’ quanto dichiara Pieraldo Isolani, Responsabile del settore energia per l’Unione Nazionale Consumatori, in riferimento alla bozza di Legge sulla Concorrenza che prevede la fine del Mercato Tutelato per i clienti domestici e le PMI sia per il gas che per l’elettricità.

Se la legge sarà approvata -spiega Isolani- le famiglie italiane (dal 30 giugno 2015 per il gas e dal 30 giugno 2016 per l’elettricità) saranno obbligate a scegliere un nuovo contratto di fornitura sul Mercato libero e l’Autorità per l’energia non potrà più stabilire i prezzi di riferimento per elettricità e il gas per i clienti domestici e le PMI. Di conseguenza, si sancirebbe anche la fine del ruolo di Acquirente Unico, che fino ad oggi ha comprato a prezzi vantaggiosi l’elettricità nel mercato all’ingrosso per i clienti del Mercato Tutelato, assicurando un’efficace tutela di prezzo ai piccoli clienti elettrici. Sarebbero, dunque, le società a stabilire i prezzi e non è difficile immaginare un aumento in bolletta per i piccoli clienti: troppo grande è, infatti, la disparità di potere contrattuale fra gli operatori energetici ed i piccoli consumatori!”

“Purtroppo -aggiunge l’esperto- non saranno sufficienti le promesse di vigilanza e sanzione dell’Autorità per l’energia e dell’Antitrust a contenere l’aumento dei prezzi. Infatti, già oggi, pur in presenza del Mercato tutelato, la scarsa informazione e trasparenza delle offerte sul Mercato libero, insieme alle pratiche commerciali scorrette da parte di molti operatori, stanno provocando notevoli disagi ai consumatori, che lamentano numerosi contratti non richiesti anche sul Mercato Libero. Ci auguriamo, quindi, che Governo e Parlamento respingano l’ipotesi di abolire il Mercato tutelato sia respinta, evitando così nuovi indubbi aumenti dei prezzi che riguardano servizi così essenziali per la vita delle famiglie”.