Dal primo gennaio del 2016 entra in vigore il Metodo tariffario idrico 2016/2019, il nuovo quadro di regole approvato dall'Autorità per tariffe idriche, come informa una nota, "sempre più capaci di incentivare i necessari investimenti nel settore, garantendo allo stesso tempo la sostenibilità dei corrispettivi applicati all'utenza, favorendo il miglioramento della qualità dei servizi, la razionalizzazione delle gestioni e riconoscendo in modo efficiente i costi per le sole opere effettivamente realizzate".
Rispetto al precedente metodo tariffario, si amplia la gamma dei diversi tipi di schemi tariffari, che diventano sei e non più quattro, all'interno dei quali ciascun soggetto competente potrà individuare la soluzione più efficace in base alle proprie realtà.
Confermata pure la previsione di una riduzione del 10% delle tariffe applicate nei casi di mancato invio degli atti, dei dati e delle informazioni necessarie alla determinazione tariffaria, mentre vengono ampliate le casistiche al verificarsi delle quali si dispone l'esclusione dall'aggiornamento tariffario.
L'Autorità per l'energia, il gas e il sistema idrico ha, inoltre, introdotto regole su diversi aspetti, univoche e valide per l'intero Paese, superando le difformità tra gli standard qualitativi attualmente previsti nelle Carte dei servizi adottate dai diversi gestori. In particolare, con la delibera appena approvata, Delibera 28 dicembre 2015 664/2015/R/idr l'Autorità ha proposto regole per rafforzare la tutela degli utenti finali con l'introduzione di standard di qualità contrattuali minimi omogenei sul territorio nazionale, con i relativi indennizzi automatici pari a 30 euro che il gestore dovrà corrispondere all'utente in caso di mancato rispetto degli standard stessi.
Tra le principali novità introdotte si segnalano gli obblighi minimi di fatturazione che prevedono, a tutela dell'utente, che il gestore emetta una bolletta semestrale per consumi medi annui fino a 100 mc, quadrimestrale per quelli tra 101 e 1.000 metri cubi, trimestrale per quelli tra 1.001 mc e 3.000, bimestrale oltre i 3.000 mc; le bollette superiori al 100% del consumo medio annuale potranno essere rateizzate e la relativa richiesta potrà essere effettuata anche nei 10 giorni successivi alla scadenza. Sono inoltre previsti: tempi massimi per eseguire le prestazioni relative all'attivazione del contratto (per esempio dieci giorni per un allaccio, cinque per attivare la fornitura o per una voltura); standard in materia di gestione dei reclami, risposte alle informazioni e servizi telefonici per gli utenti. Gli standard qualitativi definiti dall'Autorità dovranno essere garantiti dal primo luglio 2016, entrando a pieno regime dal 2017.
La possibilità di rateizzare le bollette dell'acqua superiori al 100% del consumo medio annuale trova il giudizio positivo dell'Unione Nazionale Consumatori, che accoglie con favore anche gli indennizzi automatici previsti in caso di mancato rispetto degli standard. "Siamo critici - dice però il segretario dell'associazione Massimiliano Dona - sulla mancata soluzione del problema relativo al distacco della fornitura per un servizio vitale come l'acqua. Inoltre va aperto al più presto lo Sportello per il consumatore ed un servizio di conciliazione, già operativi per la luce e il gas ma non per l'acqua. Sono strumenti essenziali - conclude Romano Satolli Presidente regionale Sardegna- per informare il consumatore dei suoi diritti ed evitare soprusi da parte delle società che erogano il servizio" poiché non è abbastanza sufficiente la conciliazione che già utilizziamo con Abbanoa tramite la nostra associazione scrivendo a : uncsardegna@gmail.com.